Qual è la struttura degli snippet Google e come si ottengono

Qual è la struttura degli snippet Google e come si ottengono?

Tutti noi ci abbiamo a che fare praticamente ogni giorno eppure, a sentirli nominare, non tutti li riconoscono. Forse per questo spesso vengono tralasciati quando si va a creare un sito.

Stiamo parlando degli snippet. Conosciamoli meglio in questo articolo. 

Snippet: cosa sono?

Lo snippet è un box che viene mostrato tra i risultati di ricerca e presenta in anteprima la pagina di un sito. 

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Come puoi vedere dall’immagine, quest’anteprima è costituita da:

– url della pagina
– titolo della pagina spesso seguito dal nome del sito stesso
– un piccolo paragrafo che rappresenta un breve estratto di quella pagina.

Accanto a questi elementi base possono comparirne di altri e si parlerà, allora, di rich snippet. 

Rich snippet: cosa sono?

Come suggerisce il nome, i rich snippet sono snippet arricchiti da altri elementi, quali, ad esempio, un’immagine o una valutazione o i tempi di preparazione di una ricetta o le date di un evento …

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A differenza degli snippet semplici, questi non possiamo suggerirli noi a Google ma vengono creati automaticamente dal motore di ricerca, a condizione che riesca a trovare tutte le informazioni necessarie. Quello che possiamo fare è, quindi, rendere immediatamente accessibili tutti i dati di cui Google ha bisogno. Come? Attraverso un lavoro di ottimizzazione SEO on-page.

Sitelink: cosa sono?

Quando il lavoro di SEO on-page viene fatto davvero bene, non solo a livello di una singola pagina ma dell’intero sito (architettura del sito, strategia di link interni), allora Google può premiarti inserendo diversi link ai tuoi contenuti nello snippet.

Nel caso di siti di piccole dimensioni i sitelink corrispondono orientativamente a tutte le 5-6 pagine di cui è costituito, altrimenti verranno preferite le pagine con maggiore traffico, quelle che rispondono ai principali interessi degli utenti in quel determinato momento.

I sitelink possono anche riguardare una singola pagina, se qui sono presenti ancore interne che permettono all’utente di navigare tra le varie sezioni. 

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Questo tipo di anteprima ti mette notevolmente in risalto rispetto agli altri risultati di ricerca e inconsciamente comunica un senso di autorevolezza. I sitelink si incontrano spesso nelle ricerche di brand, ovvero quando viene cercato in modo specifico un nome o marchio e Google restituisce una panoramica di tutte le pagine principali.

Snippet Google: i vantaggi di rich e featured snippet

Immaginiamo la lista dei risultati di ricerca come una strada piena di negozi, tutti che vendono più o meno gli stessi prodotti. Solo una bella vetrina con un’insegna moderna e luminosa può aiutarti a distinguerti e invogliare i passanti a venire proprio da te. 

I rich e featured snippet sono esattamente quello: una bella insegna impossibile da ignorare. 

Ma non dimenticare mai che “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Quindi, se prometti grandi cose nel tuo articolo crea contenuti che siano davvero di qualità, curati in ogni dettaglio e che magari riescano anche ad anticipare la prossima domanda dell’utente.    

Se ti stai chiedendo come puoi farlo: no, non serve la sfera di cristallo ma uno studio sulla customer journey del tuo cliente ideale (ne abbiamo parlato nel dettaglio qui) e un buon lavoro di revisione (puoi approfondire questo discorso qui)

Come scrivere gli snippet Google

Ora che abbiamo visto cosa sono e quali vantaggi possono portare, vediamo come personalizzare i singoli elementi degli snippet.

Il titolo, definito tag title deve avere una lunghezza di circa 60 caratteri, diciamo “circa” perché Google considera lo spazio in pixel occupato dal testo e non proprio il numero di caratteri. Contare i caratteri, però, è più semplice e ci sono tanti strumenti con cui farlo comodamente.

La metadescription può essere lunga circa 150 caratteri, anche qui vale lo stesso discorso del tag title. Rappresenta la vetrina della tua pagina, quindi sfruttala al meglio per dare un buon motivo alle persone per entrare proprio nel tuo sito.  

L’url si va a creare contestualmente alla creazione della pagina o articolo. Controllalo prima di pubblicare il contenuto così, in caso di errori da correggere o migliorie da apportare potrai procedere senza problemi. Se te ne dovessi accorgere quando ormai e già online allora cambialo solo se davvero ne vale la pena e non dimenticare di reindirizzare il traffico al vecchio link verso il nuovo.  
Questo è un lavoro che va fatto su ogni singola pagina del tuo sito e ogni articolo del blog annesso. In realtà anche ogni qualvolta crei un nuovo tag o categoria.


Cosa succede se tralasci quest’operazione? Google farà da sé scegliendo tra le frasi che rileva nell’articolo, ma la sua scelta non sarà certo ragionata e studiata. Potrebbe, ad esempio, inserire una frase che, estrapolata dal contesto, non è poi così interessante o perfino i dati del footer, tipo codice fiscale e partita iva.   

Insomma un’occasione sprecata! 

Anzi potrebbe diventare un vero e proprio danno se la tua pagina è ben posizionata ma, a causa della scarsa attrattiva dello snippet, nessuno decide di aprirla. Google registra questo basso interesse e ti penalizza abbassando il tuo posizionamento.

E tu curi gli snippet del tuo sito? 

No? Beh sappi che non è mai troppo tardi per iniziare! Scrivici e te li ottimizzeremo noi in modo che risultino efficaci ed interessanti sia per gli utenti che per Google.  

Nel labirinto digitale, dove le storie di marketing si intrecciano con le strategie SEO e la gestione del tempo, il tuo sito web è la mappa che ti guida verso il tuo successo. Continua a esplorare e a migliorare e avvicinati sempre più al  prossimo capitolo della tua storia digitale. A presto!

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